CNGEI Sezione di Pisa

Associazione Scout Laica

- 21 Apr

Perché dovrei mettermi l’uniforme scout?

Uniforme: che cosa vi ispira la parola uniforme?
Come la parola stessa ci racconta, vuol dire unica forma.

Tutti insieme, indossando l’uniforme, assumiamo una stessa forma, non nel senso che perdiamo la nostra identità, ma che agli occhi degli altri saremo uniformi, saremo un’identità. Ecco l’uniforme scout è identità, è partecipazione, è appartenenza, è gruppo e forse addirittura famiglia.

L’uniforme comunica che sono uno/a scout e grazie ai suoi colori, ai distintivi e alla fantasia del mio foulard, posso far capire a tutti da dove vengo, a che gruppo appartengo e quale è il mio ruolo. Posso far vedere quanto sono cresciuta e che mete ho raggiunto, ma anche su cosa sto lavorando.

“L’uniforme significa che appartenete ormai ad una grande fratellanza, che si estende a tutto il mondo. Un’uniforme perfetta, corretta anche nei particolari, può sembrare cosa di poca importanza; eppure ha il suo valore nello sviluppo di una certa dignità personale, e ha un significato enorme per quanto riguarda la considerazione di cui il Movimento gode presso gli estranei, i quali giudicano da ciò che vedono. Perciò spero che tutti voi ragazzi vi ricorderete di questo e giocherete secondo le regole del gioco portando correttamente la vostra uniforme.”

da “Taccuino” di Robert Baden-Powell.

Ma allora perché devo vestirmi in quel modo? Non potevo scegliere un’uniforme diversa ?

La domanda è lecita ma ve ne proponiamo un’altra:
Voi andreste in piscina con le scarpette da danza? Oppure andreste a sciare con gli infradito? Speriamo per il vostro bene di no!
Ogni attività deve avere il giusto equipaggiamento e quindi la giusta uniforme!

Baden-Powell volle dare un significato ad ogni indumento che scelse:

  • La camicia è comoda, resistente e si può usare per qualunque stagione; le maniche arrotolate sono il segno di volersi mettere a lavoro, di darsi da fare ed aiutare;
  • Il foulard può servire a molte cose, come fasciatura in caso ci fossero ferite o slogature, come strumento di segnalazione, come sciarpa in caso di freddo o come bandana per il caldo o come corda se viene arrotolato; ogni gruppo ha un proprio colore che lo identifica!
  • Il cappellone (eh si esiste anche lui!)  può proteggere sia dal sole che dalla pioggia, permettendo di avere la testa asciutta e le mani libere durante qualsiasi attività;
  • I pantaloncini poco sopra al ginocchio danno la possibilità di non bagnarsi se si dovesse guadare un fiume oppure ci si mettesse con le ginocchia a terra e permettono di muoversi al meglio!
  • La cintura oltre a tenere i pantaloncini serve anche ad appendere degli oggetti (bussola, coltellino, ecc). Sulla fibbia possiamo trovare l’emblema di un giglio; un’altra funzione importante è che unendo insieme più cinture è possibile creare una corda lunga e resistente.
  • I calzettoni (in lana o in cotone) proteggono le nostre gambe da rovi, da insetti che stanno nell’erba bassa o da morsi di serpenti, inoltre in inverno tengono caldo.
  • Le scarpe pesanti servono per camminare ovunque, il loro essere rialzate a livello delle caviglie serve a tenerle salde in modo da evitare slogature.

Ad oggi ci siamo un po’ modernizzati e alla nostra uniforme abbiamo aggiunto:

  • La felpa, in cotone e pile con un gran bel cappuccio che può riscaldarci in inverno e nelle sere d’estate in montagna e al mare.
  • I pantaloni lunghi, per poterci coprire dai freddi più pungenti, sempre con due grandi tasche per poter avere a portata di mano tutto l’occorrente.

“Non esiste buono o cattivo tempo, ma un buono a un cattivo equipaggiamento”

Robert Baden-Powell

Hathi Pisa 3

Si ringrazia Maria Angela Botta per i consigli